Coronavirus la Paura fa Volare la Quotazione Oro Verso i 1700 Dollari Oncia

Il coronavirus fa sicuramente paura ma altrettanto sicuramente fa bene alla quotazione oro che vola verso i 1700 dollari l’oncia.
Se c’è una cosa che fa volare il prezzo dell’oro è sicuramente l’incertezza per il futuro dell’economia e in questo inizio dell’anno 2020 di incertezza sui mercati azionari c’è ne è i abbondanza.
Non era bastata la guerra dei dazi scatenata da Trump che già aveva fatto salire nel 2019 la quotazione del 20% a rincarare la dose è arrivato il caos mondiale sul coronavirus che in solo un mese ha portato la quotazione oro a guadagnare quasi il 10%.
Una situazione che ha fatto scattare gli investitori in un gara all’acquisto di beni rifugio sia sui mercati azionari che in lingotti di oro fisico che in questa situazione hanno il vantaggio di poter essere rivenduti direttamente da chi li acquista anche presso i compro oro Firenze o di altre città.
A preoccupare le borse non sono certo i numeri della diffusione del virus ma le conseguenze economiche dei provvedimenti che sono stati adottati in primo luogo in Cina e nel resto del mondo.
La diffusione di alcuni focolai nel nord italia hanno contribuito non poco a complicare la situazione visto che questi hanno ufficialmente sancito la presenza dei primi focolai in europa.
Una situazione che complice la disinformazione e l’eccessivo risalto mediatico hanno portato a decisioni clamorose da parte del governo italiano che non ha retto l’impatto della paura e ha mandato nel panico piazza affari che ha perso oltre il 5% in un solo giorno sulla spinta emotiva di una eventuale paralisi delle attività produttive.
Anche le altre borse europee sono tutte in rosso con Londra che si difende meglio di tutte e che forse adesso stacca un bonus inaspettato anche dalla Brexit.
Anche Wall Street contiene in parte le perdite ma chiude comunque con un negativo pesante al 3%, una situazione che potrebbe solo temporanea soprattutto per i paesi con buoni fondamentali ma che potrebbe essere molto difficili da recuperare per paesi come l’italia.
Purtroppo le conseguenze sulla economia mondiale non sono ancora valutabili, anche se alcuni settori come il turismo e gli eventi direttamente collegati agli spostamenti delle persone hanno già subito gravi perdite.
Molto dipenderà da ciò che deciderà la Cina in merito alla ripresa delle attività produttive e di altro genere, certo le notizie che arriveranno da oriente faranno la differenza nello scenario economico finanziario del prossimo futuro.
La speranza è che il governo cinese dia il via libera a riprendere il prima possibile le attività produttive ed economiche con grande coraggio, se ciò non avvenisse le conseguenze economiche sarebbero enormi e a pagare il prezzo più alto non sarebbe la Cina ma l’europa che già prima del coronavirus navigava in acque molto profonde da cui difficilmente potrebbe riprendersi al contrario dell’Asia che può contare su risorse ed una forza economica che li permetterebbe di assorbire il colpo in modo molto meno traumatico.