Verano: uno dei più grandi cimiteri monumentali al mondo

Il Verano è Il cimitero monumentale della capitale. Gli appassionati vanno al Verano per celebrare i grandi artisti del cinema e della poesia, portando loro fiori o altri omaggi. Sono oltre 2.000 le persone che hanno partecipato alle passeggiate dei ricordi, organizzate dai Cimiteri capitolini e dall’Ama.

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La tomba di Alberto Sordi è la più ricercata, ci sono anziani, ma anche molti giovani, che vanno al cimitero del Verano solo per vedere la tomba di Albertone. Rimangono in silenzio, i visitatori mentre la guida racconta la storia di quel vecchio paletto sul quale, un tempo, era installato un telefono che si trova davanti alla tomba di famiglia di Roberto Rossellini. Quel telefono veniva usato dal regista per chiamare il set mentre girava i suoi film. Il figlio era morto da poco e non voleva allontanarsi dal cimitero. 

Molti sono i personaggi famosi che si possono trovare: Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni, Nino Manfredi, Edoardo e Peppino De Filippo.

Una delle tombe su cui ci si sofferma di più è quella di Vittorio Gassman e non si può fare a meno di notare l’epitaffio “Non fu mai impallato” deciso dallo stesso attore durante una delle sue ultime interviste. Chi passeggia per i viali del Verano, può celebrare anche Trilussa e davanti alla tomba, incisa su un libro di marmo adagiato in terra, c’è scritta la sua poesia Felicità.

Una tristezza immensa la si prova quando si scopre che nella tomba di famiglia di Raimondo Vianello, non c’è quella di Sandra Mondaini, sepolta, invece, nel cimitero di Lambrate.

Tanti si avventurano da soli alla ricerca delle tombe dei grandi artisti, come, appunto, è successo il 2 giugno con il raduno dei fan di Rino Gaetano nel giorno del suo anniversario di morte.

Alberto Sordi: uomo e simbolo di Roma

Alberto Sordi, uno dei più popolari attori del cinema italiano, nacque a Roma nel 1920. L’artista trasteverino esordì nel mondo dello spettacolo da giovanissimo come cantante, in qualità di soprano, nel coro delle voci bianche della Cappella Sistina fino alla precoce trasformazione della voce in basso.

La grande popolarità arrivò dal Grande Schermo agli inizi degli anni ’50 con “Lo Sceicco Bianco” che lo consacrò in maniera inequivocabile al grande pubblico. “Un americano a Roma”, invece, lo elevò a maschera del costume italiano di quegli anni. Successivamente seguirono decine di film per oltre quarant’anni di successi.

Quando morì, i funerali furono di grande portata. I riti funebri furono celebrati nella Basilica di piazza San Giovanni. Il trasporto al cimitero fu organizzato dall’agenzia funebre di Roma, decisa dai parenti del defunto. Il corteo funebre fu seguito da una folla immensa, da via dei Fori Imperiali al cimitero del Verano. Per quanto riguarda i necrologi fatti ad Alberto Sordi, ancora ad oggi, se ne possono vedere alcuni. Le onoranze funebri a Roma che si occuparono di Albertone, dopo 15 anni, continuano a tenerli postati nel portfolio del loro sito internet.

Necrologi e Social

Per quanto riguarda i personaggi famosi e il loro venire a mancare, c’è un nuovo fenomeno che è nato negli ultimi anni, quello dei necrologi sui social. Il peso e il ruolo che hanno i necrologi sui social è importante. Migliaia e milioni di necrologi vengono postati sui social, dove c’è più libertà, ognuno può dire la sua e si è lontani anche dai classici necrologi che le agenzie funebri affiggono ai muri della città.