Come curare i problemi psicologici?

Spesso le persone attraversano periodi di difficoltà e vorrebbero rivolgersi ad uno psicologo per farsi aiutare. La maggior parte di chi si avvicina ad un professionista non ha la minima idea di quante siano le differenze tra professionisti. Non si intende assolutamente di differenze in termini di competenze o esperienze, ma differenze in quanto ad approcci al disagio. Esse a volte sono talmente grandi da non poter essere neanche equiparabili. Innanzitutto andare da uno psicologo è ben diverso rispetto ad andare da uno psicoterapeuta. Uno psicologo può dare consulenza e sostegno psicologico ma non può “curare una patologia”. Gli psicoterapeuti sono specializzati nella cura ma possono avere un’idea di cura molto diversa tra loro. All’interno della psicoterapia troviamo anche il modello psicoanalitico, che tende a curare attraverso la ricerca di contenuti inconsci presenti all’interno di ogni individuo.

Nel sito del dott. Carletti, psicolgo e psicoterapeuta analista di Firenze, si trova una lucida e semplice spiegazione di questi vari approcci alla cura del disagio psichico.

È sempre molto difficile capire quale sia l’approccio migliore, probabilmente non esiste un approccio migliore. Sicuramente molto ha a che fare con ciò che una persona ricerca, se essenzialmente la cura di un sintomo specifico, tipico delle terapie cognitivo-comportamentali, o la ricerca di un senso da dare a quel particolare sintomo o alla propria storia e alla propria vita, tipico delle terapia psicoanalitiche. È importante però sapere che esiste questa distinzione e le persone che si rivolgono ad uno specialista devono avere la possibilità di scelta.

Il dott. Carletti, attraverso un articolo sulla propria esperienza personale e professionale di psicoterapia analitica ad orientamento junghiano, cerca di delineare cosa accada in un percorso psicoterapeutico in modo che una persona sappia, più o meno, a cosa va incontro se decide di rivolgervisi.

Dopttor Carletti Psicologo e Pranoterapeuta Firenza

La psicoterapia analitica nasce dalla Psicologia Analitica di C.G. Jung, psichiatra svizzero che nacque nel 1875 e morì nel 1961. Inizialmente collaboratore e ammiratore di S. Freud, se ne distaccò ad inizio ‘900 a causa dell’eccessiva focalizzazione di quest’ultimo sui contenuti sessuali. Secondo Jung l’uomo è mosso da carica energetica che si declina in vari modi che non possono essere ricondotti esclusivamente alla pulsione sessuale. Molti sono i concetti junghiani che sono diventati di uso comune, quali quelli di introversione ed estroversione, e quello di ombra e di archetipo.

La psicoterapia si svolge attraverso colloqui frontali di un’ora a cadenza settimanale, in cui vengono analizzati i contenuti inconsci generati da sogni e fantasie. Grande importanza ha anche la relazione  che si instaura tra paziente e terapeuta, e anch’essa è strumento e oggetto di analisi.

Ogni percorso terapeutico è un percorso unico e irripetibile, che porta ad una modificazione sia del paziente che del terapeuta